Competitiva Pinarello Grevil
Il modello all-road di Pinarello ha una spiccata vocazione race. "La Grevil è migliorata molto. E i cambiamenti sono improntati sul concetto di asimmetria".
Un marchio come Pinarello, con l’eredità agonistica che ha alle spalle, aveva a disposizione un solo modo per entrare nel caotico segmento Gravel. Il progetto “Grevil” è stato rilasciato nel 2018 in due varianti, entrambe spudoratamente aggressive. In pratica, due Dogma (la bici race di punta del marchio trevigiano) con una maggior tolleranza per gli pneumatici: sembravano veloci. Anzi, stando al resoconto dei colleghi inglesi di Cyclist, che avevano testato la “Grevil+”, andavano veramente veloci. «Fuori strada si è andati piano fino all’avvento della Grevil», ironizza Maurizio Bellin, Chief of Operations di Pinarello. «Noi abbiamo sdoganato il lato competitivo del comparto». Forse 3T e Gerard Vroomen, che avevano progettato la bici aero-gravel Exploro nel 2016 (v. Cyclist n° 65), potrebbero avere qualcosa da ridire, ma Pinarello ha sicuramente gettato benzina sul fuoco dell’aspetto competitivo del Gravel.
La Grevil F si basa sull'anima corsaiola di quella prima release e presenta un aumento dell’8 per cento della rigidità del movimento centrale e un incremento del 4% dell’efficienza aerodinamica, che consente un risparmio di cinque watt a 40 km/h. Questo grazie a soluzioni come il Fork Flap, un disegno a “pinnetta” del terminale dello stelo sinistro della forcella, che copre la pinza del freno anteriore; il tubo obliquo a sbalzo (di evidente derivazione Dogma), che riduce il coefficiente di resistenza aerodinamica soprattutto con la borraccia inserita; e il passaggio completamente interno dei cavi. Una build completa può partire da 8,5 kg, nella misura 53 cm.
Nella progettazione sono stati considerati anche elementi pratici. Pinarello afferma che la Grevil F può montare ruote sia da 700c sia da 650b, con una resa ottimale sia che si scelga uno slick da 28 mm su strada (700c) sia che si adotti un tassellato da 53 mm (650b) sullo sterrato. L’angolo del tubo sella aumentato e i foderi orizzontali ribassati consentono alle ruote da 700c una tolleranza da 42 a 50 mm. Le nuove geometrie, poi, hanno migliorato la stabilità generale; e la stessa sagomatura del reggisella è studiata per ottenere più flessibilità, al fine di aumentare il comfort.
«La Grevil è migliorata molto», assicura Bellin. «E tutti questi cambiamenti sono desunti a partire sul nostro concetto di “asimmetria”».
La trasmissione sulla destra significa che una bicicletta è soggetta a forze asimmetriche ed è abbastanza comune che i produttori studino soluzioni particolari per compensare questo fatto: generalmente si tratta di un tubo obliquo che cambia disegno (o spessore) nella zona della scatola del movimento o di foderi orizzontali dalla forma diversa tra loro.
Pinarello va oltre: le sue bici sono asimmetriche in modo esasperato e, al momento, la Grevil F è probabilmente il caso più estremo. «Il fodero orizzontale lato trasmissione è stato spostato verso il basso per liberare spazio in un’area particolarmente congestionata tra la ruota posteriore e la guarnitura», spiega Bellin. Il fodero orizzontale ribassato (una soluzione sperimentata anche da Gerard Vroomen, per inciso) oggi è un accorgimento abbastanza comune sulle bici gravel; ma la Grevil F è unica, in quanto anche il corrispondente fodero verticale è stato abbassato. «In pratica, abbiamo ruotato verso il basso l’intero triangolo posteriore destro», afferma Bellin. «Il diverso orientamento tra i due triangoli posteriori è una soluzione tecnica per uniformare la spinta sui pedali, dal momento che rispondono in modo simmetrico allo stress. Inoltre, avere i foderi verticali collegati al tubo sella in punti diversi aiuta ad assorbire in modo uniforme la spinta proveniente dalla ruota posteriore».
Un obiettivo conseguito anche nella parte anteriore della bici grazie alla nuova geometria del telaio. «Il reach più corto e lo stack più alto del telaio consentono ai ciclisti una posizione più adatta a dissipare gli impatti», prosegue Bellin. Davanti, il tubo sterzo è leggermente più verticale rispetto alla versione precedente, ma il rake della forcella Onda di Grevil F è stato aumentato per mantenere la stessa manovrabilità di prima. Secondo Bellin il nuovo rake ottenuto, in combinazione con la classica forma a onda degli steli della forcella, aumenta l’“effetto smorzamento” dell’avantreno.
La precedente versione, la Grevil +, era realizzata in carbonio Toray T1100 Dream Carbon, fogli di grado premium utilizzati da Pinarello anche per fabbricare le sue bici da strada Dogma F. La Grevil F, invece, è costruita con un composito T700, in un mix calibrato di fibre ad alto modulo (HM) e ad alta resistenza (HT) in modo da avere un buon equilibrio tra rigidità e assorbimento delle vibrazioni. «Il T700 è studiato per la resistenza agli impatti e rende la Grevil F più robusta», conclude Bellin. Di conseguenza, non c’è stato alcun guadagno di peso rispetto alla generazione precedente; ma se si considerano tutti gli altri aggiornamenti - in termini sia di prestazioni sia di praticità - è difficile che i ciclisti abbiano di che lamentarsi.
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