La nuova Canyon Ultimate CF SLX 8 Di2, una bici per ogni occasione
La nuova Ultimate CF SLX 8 Di2, ultima rivisitazione in casa Canyon, si avvicina in modo impressionante alla sorella maggiore, la Aeroad.
Sette anni sono tanti. Nel 2015, a Milano c’era l’Expo; al cinema, i film “Birdman” e “Grand Budapest Hotel” facevano incetta di Oscar (quattro a testa); allo stadio, la Juventus vinceva il suo quarto scudetto consecutivo (in un filotto che sarebbe diventato di nove, per un totale di trentasei titoli) e nelle spiagge impazzava “El mismo sol” di Alvaro Soler. Nel ciclismo, John Degenkolb vinceva Sanremo e Roubaix, Alberto Contador il Giro d’Italia e Chris Froome il suo secondo (di quattro) Tour de France. Nel 2015 è stata anche rilasciata la quarta generazione della Canyon Ultimate. Solo dopo sette anni, a settembre 2022, avremmo avuto il successivo upgrade e, considerando come è cambiato nel frattempo il settore, è una mezza rivoluzione.
Nonostante l’enfasi dell’aerodinamica, è il peso (o la sua mancanza) la caratteristica più evidente di questa bici.
«No, noi non la viviamo come una rivoluzione», si affretta a correggere Matthias Eurich, product manager Canyon della Ultimate di quinta generazione. «Consideriamo questa bici come una naturale evoluzione della precedente e la vediamo come la bici da strada meglio bilanciata nel nostro catalogo». Con “bilanciata”, Eurich intende che la tradizionale bici da salita di Canyon ha dovuto trovare una via di mezzo tra l’Endurance, più orientata al comfort, e l’Aeroad, modello prettamente race e aerodinamico. E per via della sua vocazione decisamente corsaiola, Canyon ha spostato questa via di mezzo più vicino a quest’ultima.
Nata per l’Ötztaler
La nuova Ultimate è totalmente integrata, grazie all’adozione del cockpit CP0018 (manubrio e attacco) precedentemente presenti solo sull’Aeroad. Il sistema, unito al nuovo design delle tubazioni, assicura - secondo Canyon - 10 watt di efficienza in più a 45 km/h, che però scendono a 5 con il ciclista in sella. Anche la geometria della Ultimate è stata modificata e ora si avvicina molto a quella della sorella maggiore, il che significa una posizione di guida leggermente più aggressiva e un passo più lungo di 10 mm.
Ma con molti professionisti - tra cui Nairo Quintana, l’uomo dietro alcuni dei momenti più belli dell’Ultimate e secondo in quel Tour de France 2015 - che usano esclusivamente l’Aeroad, la Ultimate ha ancora senso? Eurich crede di sì: «Registriamo ancora una forte domanda per il disegno classico della bici da strada. E la Ultimate è chiaramente identificabile come una bici da strada: anzi, “la” bici da strada. L’intento alla base di questo progetto era realizzare la miglior bici possibile per affrontare la “Ötztaler”, la granfondo che si disputa annualmente tra Austria e Italia, con più di 5.000 m di dislivello: di cosa ho bisogno per una prova così impegnativa, per una giornata così lunga in sella? Ho bisogno di un prodotto leggero, comodo e aerodinamico».
Nonostante l’enfasi dell’aerodinamica, è il peso (o la sua mancanza) la caratteristica più evidente di questa bici. Il modello top di gamma, la CFR (8.499 euro), montata Shimano Dura-Ace Di2 e ruote DT Swiss Mon Chasséral, ha un peso dichiarato di 6,54 kg (taglia M), con un peso del telaio di 762 g. È più leggero di 80 g del CF SLX (il modello intermedio) e di 300 del CF SL (il modello base).
Parallelamente, il comfort è stato migliorato grazie al nuovo reggisella con sezione a D dotato di un morsetto interno che àncora lo stelo più in basso nel tubo sella, consentendo di conseguenza una maggiore flessibilità sotto carico. Infine, la tolleranza per gli pneumatici è stata portata fino a 32 mm, sebbene la Casa tedesca ritenga che la migliore combinazione per un compromesso tra aerodinamica e qualità di guida sia di 25 mm davanti e 28 mm dietro.
Rinforzate le zone sotto stress
Il telaio è stato rinforzato con opportune modifiche alla forma delle tubazioni nei punti soggetti a maggior stress, come la zona del movimento centrale e la giunzione al tubo sterzo. Questo, secondo Canyon, ha permesso un aumento della rigidità del 15% rispetto al modello precedente. Anche i foderi verticali sono stati irrobustiti con ulteriore fibra di carbonio per renderli più resistenti.
Sebbene le scelte commerciali di Canyon non declinino tutte le novità su ogni modello della famiglia, tutti i telai beneficiano comunque di sette anni di sviluppo. La Ultimate CF SL 7 equipaggiata con Shimano 105, ad esempio, non ha il nuovo cockpit integrato e i cavi entrano ancora attraverso il tubo obliquo: è il modello più pesante ed economico della gamma con 8,22 kg (dichiarato) e 2.699 euro.
Se valga la pena preferire l’Ultimate rispetto all’Aeroad dipende dalle esigenze del ciclista. Da una parte, l’ultima Vuelta a España ha visto la nuova bici ottenere due vittorie di tappa con Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) e il secondo posto assoluto con Enric Mas (Movistar); dall’altra, è improbabile che Mathieu van der Poel si presenti a una partenza con la Ultimate, al di fuori degli obblighi di sponsorizzazione. Resta una bici da scalatore. Tuttavia, è un modello che sembra ben riuscito come bici per tutte le occasioni: e questo, per il ciclista medio, è qualcosa di molto importante.
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