Più la vostra bicicletta è sofisticata e tecnologica, più sarà facile che in caso di guasto o malfunzionamento vi rivolgiate a un meccanico specializzato. Questa è la regola che, soprattutto negli ultimi anni, quasi tutti i si ciclisti seguono per non trovarsi a dover litigare con ingranaggi e componenti dei quali non si capisce bene il funzionamento. Tuttavia è buona norma conoscere bene la propria bici e impararne a meno a riconoscere i sintomi di piccoli malfunzionamenti che, una volta in strada, potrebbero provocarci disagi anche gravi.
Nel caso dei pneumatici a metterci in difficoltà è spesso la pigrizia. I pneumatici sono più importanti di quanto si possa pensare. Non soltanto perché dalla loro scelta dipende una parte della nostra velocità e della nostra efficienza di pedalata, ma anche perché uno pneumatico inefficace può farci cadere, oppure lasciarci a piedi. E se si rovina il “copertone”, non si può agire come per un semplice buco alla camera d'aria. Spesso si è costretti a rientrare a piedi, soprattutto se si è lontani da centri abitati.
E' sempre buona norma far girare le ruote lentamente e verificare che il battistrada sia intatto in ogni parte del diametro. Potrebbero esserci zone nelle quali la gomma è più liscia, in quel caso ciò potrebbe configurare un indebolimento della gomma che esporrebbe di più la camera d'aria a forature. Altro elemento è la presenza di crepe sui fianchi della gomma. Sono causati dal tempo e dai cambi di temperatura. Questo elemento ne compromette la sicurezza, dunque la soluzione è cambiare immediatamente lo pneumatico.
La catena è senza dubbio uno dei componenti al quale si pensa di meno. La consideriamo invincibile ed eterna, eppure con tutta probabilità è l'elemento che più di tutti viene messo alla prova durante le nostre pedalate. Controllarne l'usura è doveroso: sono almeno tre gli elementi che possono metterci sul chi va là. Il primo è la presenza di ruggine. Ogni volta che si esce sotto la pioggia si dovrebbe fare attenzione a pulirla da sporco e bagnato; il secondo è la secchezza delle maglie che in assenza di lubrificante si irrigidiscono. Quando la catena è secca e rigida, le singole maglie non si muovono agilmente e finiscono per saltare quando facciamo cambiate rapide o semplicemente quando forziamo sui pedali e la catena fatica ad essere ben aderente ai pignoni. Un trucco è quello di verificare una per una le maglie e muoverle articolandole per far si che recuperino più mobilità. La catena andrebbe tenuta sempre ben lubrificata per funzionare al meglio; il terzo elemento è forse il più complesso e insidioso: si tratta dell'allungamento delle maglie. In questo caso è bene rivolgersi al meccanico che dispone di strumenti appositi per verificarne lo stato.
Un altro elemento che in molti pensano eterno e capace di sfidare ogni condizione climatica sono i freni. In realtà si tratta di gomme che sono soggette a usura e soprattutto a modificazioni a causa delle temperature. Ciò comporta una sensibile riduzione delle loro prestazioni di frenata.
Più soggetti a modifiche sono i classici freni a V che agiscono sul cerchio. Un modo per verificare la loro usura è guardare le scanalature delle gomme. Un po' come si fa per il battistrada dei copertoni. Quando sono consumate, allora è tempo di cambiarle. Altra cosa è se avete la sciato la bicicletta per troppi anni in box o in cantina e le pastiglie si sono indurite. In quel caso la gomma non è più efficace e conviene sostituirla.
Per i freni a disco è più complesso verificarne le condizioni ad occhio. Occorre analizzare le pastiglie che sono inserite nella pinza e quasi sempre è necessario estrarle dalla pinza, un lavoro che un meccanico è in grado di fare in pochi istanti. Il limite oltre il quale non si dovrebbe andare è uno spessore di almeno 0.5mm di materiale frenante. Inoltre è buona regola verificare se il consumo è regolare o se invece il materiale abrasivo è consumato solamente su un lato. In questo caso andrà regolata la pinza.