Pinarello Grevil F, gravel scattante e corsaiola
È arrivata la nuova Pinarello Grevil. E tutto è cambiato. Probabilmente il telaio asimmetrico più estremo mai uscito da Pinarello fino a oggi: sembra prendere il brief di progettazione della Dogma e spingerlo all’eccesso.
È arrivata la nuova Grevil. E tutto cambia. L’abbiamo testata per un paio di mesi. La piattaforma Grevil debuttò nel 2019, con la Grevil+. Quest’anno, il nuovo modello presenta il cablaggio interno completo che scorre all’interno di manubrio e attacco Most (“Most” è un marchio cockpit interno all’azienda trevigiana) e del telaio grazie ai generosi cuscinetti da 1,5 pollici della serie sterzo. Vabbè, l’integrazione, oggi, su questi modelli di fascia alta, è data per scontata.
Meno ovvio è il fatto che il telaio sia realizzato con fibre T700 di Toray (il produttore giapponese specializzato nel carbonio) e non con le più rigide e costose fibre T1100, adottate della precedente Grevil+. Una soluzione che non influisce sulle sensazioni dell’amatore medio, ma che permette di mantenere un prezzo più contenuto nonostante due anni di inflazione e l’aggiornamento della componentistica: le ruote Princeton Grit costano sui tremila euro e anche il gruppo Ekar di Campagnolo non è economico, eppure questa bici si aggira sui 7.000 euro nel suo allestimento premium.
Inoltre, sono convinto che la scelta di una fibra “minore” non riguardi solo il prezzo della bici ma sia anche una questione di praticità. Parliamoci chiaro: una bici gravel non è una bici da strada, non ha bisogno di limare i grammi come un modello race. Pertanto, perché usare fibre e metodi di fabbricazione follemente costosi solo per ridurre il peso?.
Telaio estremo



Al momento la Grevil F è probabilmente il telaio asimmetrico più estremo mai uscito da Pinarello fino a oggi: sembra prendere il brief di progettazione della Dogma e spingerlo all’eccesso. I triangoli posteriori sinistro e destro si trovano ad altezze sfalsate e il tubo obliquo, visto da sopra, “tende” a sinistra: l’idea è che il lato sinistro della bici vada sovradimensionato poiché la trasmissione, che è a destra, “tira” da quella parte. Il tubo obliquo, inoltre, ha un disegno a sbalzo (di evidente derivazione Dogma), che riduce il coefficiente di resistenza aerodinamica soprattutto con la borraccia inserita.
Spingendo forte, il telaio richiede pochi adattamenti e la distribuzione del peso in discesa e in salita è sempre ottimale
Insomma, questa gravel sembra una Dogma con le gomme più grosse. La bici testata ha un tubo orizzontale da 56 cm, il tubo sterzo da 16,5 e i foderi orizzontali da 42,5. I triangoli posteriori sono stati sfalsati sia per ottenere più rigidità sia per ottenere una luce più ampia per gli pneumatici: i 2,1 pollici su ruote 650b sono gli stessi di prima; ma i 50 mm su ruote 700c sono un enorme passo avanti rispetto al massimo precedente di 42 mm. Tutto questo senza sacrificare quei foderi corti tipici da gravel e mantenendo un fattore Q (la larghezza effettiva tra il piano dei pedali) simile a quello delle bici da strada. Un design studiato del telaio, che si traduce in una bici superbamente ben bilanciata.
Nonostante uno stack di ben 595,5 mm, la guida è ancora vivace, quasi race. Sull’asfalto, le ruote aero Princeton hanno sicuramente aiutato, poiché sui modelli da strada fendono l’aria con facilità e con 1.530 g (dichiarati) sono davvero leggere per essere un modello da gravel a profilo alto. Il disegno “sinusoidale” del cerchio aiuta davvero la stabilità in caso di vento laterale? Non lo so, ma non è che, in media, il tuo giro sullo sterrato nei boschi sia poi così ventoso. Aiuta però a scegliere questa bici e questo è importante, perché il motivo per cui potresti volere la Grevil è proprio la sua velocità.
Sarei davvero felice di rovinare una bici da 7.000 euro sulla ghiaia? Le bici gravel sono progettate per avere una vita difficile...
Spingendo forte, il telaio richiede pochi adattamenti e la distribuzione del peso in discesa e in salita è sempre ottimale. Non c’è bisogno di spostare eccessivamente indietro il peso per la spinta in salita, né è necessario piegarsi troppo sul manubrio in discesa. Un equilibrio che rende le curve sempre precise. Tuttavia, per via di questa attitudine race, ci sono dei compromessi da accettare. Non c’è alcun supporto per portapacchi o bagagli, a parte quelli classici dei portaborracce e, caso raro, quelli per il deragliatore, nel caso si preferisca la doppia corona; e la guidabilità ad alcuni sembrerà ancora troppo stradale.
Infine, c’è la questione del costo. So di aver scritto che Pinarello ha mantenuto un prezzo medio, ma sarei davvero felice di rovinare una bici da 7.000 euro sulla ghiaia? Le bici gravel sono progettate per avere una vita difficile e di tanto in tanto le cose si rompono. Quindi converrebbe preferire la robustezza al peso e l’economicità all’aspetto.
Ovviamente tu sei libero di spendere anche diecimila euro per una bici top di gamma in titanio, per poi distruggerla passandoci sopra con l’auto. Ma 7.000 euro per una bici in carbonio che vorrei “guidare duro” sono difficili da digerire. Almeno per me; per te, magari, è diverso...
Le caratteristiche
Marca: Pinarello
Modello: Grevil F
Peso: 8,56 kg (misura “55”)
Gruppo: Campagnolo Ekar
Ruote: Princeton Grit 4540 700c
Dotazione: Manubrio Most Jaguar GR Di2; attacco Most Tiger Aero Alu TiCr; reggisella Pinarello Aero; sella Most Lynx Aircross; copertoni Maxxis Rambler da 38 mm
Prezzo indicativo: € 7.000
Online: pinarello.com
In evidenza
- Il design asimmetrico “by Pinarello” è qui nella sua massima espressione, con i triangoli posteriori sfalsati e un telaio sovradimensionato per aumentare resistenza e rigidità.
- Il telaio è pensato in configurazione 1x. Però è predisposto per l’attacco del deragliatore nel caso si preferisca montare la doppia corona.
- La luce della forcella è davvero ampia: 2,1 pollici per le ruote 650b e addirittura 50 mm per le 700c, con un incremento di 8 mm rispetto alla precedente Grevil Bici Pinarello.
In alternativa...
Meno euro e più grammi - Se scegli una Grevil F con ruote in alluminio Fulcrum Rapid Red 500 (ma identico equipaggiamento), risparmi circa € 1.700 a fronte di un peso appena maggiore: le Rapid pesano 1.760 g.
La versione elettrica - L’e-bike non è un imbroglio, ma è un mezzo inclusivo, divertente e, fuoristrada, diabolicamente veloce. Se anche tu la pensi così, dai un’occhiata alla Pinarello Nytro Gravel (€ 5.000 indicativi) con il suo motore Fazua Evation Ride 50
Le alternative


MENO EURO, PIU' GRAMMI - Se scegli una Grevil F con ruote in alluminio Fulcrum Rapid Red 500 (ma identico equipaggiamento), risparmi circa € 1.700 a fronte di un peso appena maggiore: le Rapid pesano 1.760 g.