In prova Canyon Ultimate CF SLX 8: tradizione e innovazione
La nuova versione della Ultimate potrebbe essere davvero “il” modello definitivo.
Le bici stanno migliorando sempre di più. Lo slogan “più aerodinamica, più rigida e più leggera” sembra abusato dal marketing delle varie Case, ma è fondamentalmente vero. Pertanto, se le bici aero stanno diventando più leggere e più comode e le bici leggere, a loro volta, più rigide e più aerodinamiche, come faranno le aziende, in mezzo a questa uniformità crescente, a vendere modelli di fascia premium in comparti diversi (race, endurance, gravel...)?
La risposta di Canyon è che la Ultimate non è solo una bici da salita, ma è la 'tradizionale bici da strada'
Se lo è domandato anche Canyon, che ha risposto con un upgrade della Ultimate, arrivata così alla quinta generazione. Questo modello è sempre stato il cavallo di battaglia di Canyon per le salite, grazie alla sua leggerezza. Ma gli ultimi aggiornamenti lo vedono appropriarsi di parecchie caratteristiche della Aeroad, la bici aero di Canyon, al punto che sorge la domanda: perché non acquistare direttamente la Aeroad?
La risposta di Canyon è che la Ultimate non è solo una bici da salita, ma è la “tradizionale bici da strada”. «Ci siamo chiesti a lungo se avessimo ancora bisogno di una bici da strada convenzionale, dal momento che l’Aeroad sarebbe stata comunque più veloce e l’Endurance sarebbe stata comunque più comoda», spiega Matthias Eurich, Product Manager di Canyon, alludendo alle altre due famiglie di bici stradali a catalogo.
«Ma vediamo ancora una forte richiesta per le bici da strada dal disegno tradizionale. Quindi abbiamo voluto essere chiari: se vuoi una normale bici da strada, questa è la sua forma definitiva». In inglese “Ultimate”, appunto. Il ragionamento ha una sua logica. Da una parte, le persone vogliono che le loro bici siano sempre più veloci; ma dall’altra, non tutti gradiscono che assomiglino necessariamente a un modello aero.
Così Canyon ha portato la Ultimate più vicino all’Aeroad, ma si è assicurata di preservare il design semplice e i profili dei tubi meno massicci, tipici di una bici da strada tradizionale.
Una bici per tutti



Sebbene la nuova Ultimate abbia gareggiato a livello di World Tour, (è stata usata alla Vuelta da Jay Vine e da Enric Mas), il suo scopo principale è essere adatta alle persone “normali”. Eurich sottolinea che uno dei suoi primi obiettivi era quello di costruire qualcosa per gli amatori e gli appassionati piuttosto che per le gare professionistiche, il che potrebbe spiegare perché il modello CFR (la Ultimate di punta) pesi 6,3 kg (dichiarati) nella taglia M, notevolmente al di sotto del minimo richiesto dall’UCI.
Canyon si è concentrata maggiormente sulle altre caratteristiche desiderate dagli amatori: longevità del telaio e comfort.
In relazione all’aerodinamica, gli aggiornamenti si limitano all’adozione del cockpit monoblocco, con completa integrazione di cavi e guaine, e a pochi aggiustamenti nella geometria con piccole modifiche nelle forme dei tubi. Soluzioni prese a prestito dalla Aeroad, senza però eccedere in un design eccessivamente filante. Il risultato è che a 45 km/h la nuova Ultimate risparmia solo 5 watt rispetto alla versione precedente.
Canyon si è concentrata maggiormente sulle altre caratteristiche desiderate dagli amatori, come la longevità del telaio (con l’aggiunta di carbonio in alcuni punti chiave, come i foderi verticali) o migliorando il comfort con un nuovo reggisella D-Shape, con il morsetto di serraggio nascosto nel tubo sella: l’ancoraggio più in basso offre un piccolo livello di flex in più.
La Maison tedesca, inoltre, fa notare che la bici ha una luce ruota che permette di montare pneumatici fino a 32 mm. Magari questo particolare può sembrare ininfluente, ma Gianni Vermeersch e Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) hanno portato la CFR rispettivamente al primo e al terzo posto ai recenti Campionati mondiali Gravel, montando gommature da 33 mm davanti e da 35 dietro, quasi si trattasse di una all-terrain invece che di una bici race.
Non sorprende che l’Ultimate sia un piacere da guidare. È molto equilibrata tra comodità e velocità. Eurich descrive la nuova bici come “divertimento a tutto campo” e questo slogan sembra appropriato: è davvero una bici incredibilmente divertente da guidare, indipendentemente dalla pendenza della strada.
La manovrabilità della bici mi ha man mano infuso grande fiducia, riducendo sempre più la mia paura nelle discese.
Ovviamente il peso leggero significa che la salita è (quasi) un gioco da ragazzi, con un telaio adeguatamente rigido per accelerazioni rapide e facili oltre che per mantenere velocità sostenute. È anche agile. La manovrabilità della bici mi ha man mani infuso grande fiducia, riducendo sempre più la mia paura nelle discese, anche se ammetto (so di spaccare il capello in quattro) che la guida diventa un po’ nervosa nelle picchiate a velocità elevate.
Insomma, mi viene difficile parlare in modo negativo delle sensazioni e delle prestazioni di questa bici. Soddisfa tutte le caratteristiche che un amatore potrebbe volere, sia che si tratti di una cicloturistica sia che si usasse in gara. Ho testato sia la CFR (top di gamma, come detto) sia la CF SLX 8, che ha un telaio leggermente più pesante e componenti più economici. Messe a confronto, la CF, che pesa 7,14 kg e monta Shimano Ultegra Di2, perde pochissimo in prestazioni, a fronte di un risparmio di ben 4.000 euro.
Ma anche se i soldi non fossero un problema, troverei difficile giustificare quella differenza per un ciclista che non sia un professionista. La CF SLX 8 è sempre leggera, rigida, confortevole e aerodinamica (addirittura più della CFR, grazie alle ruote DT Swiss ARC 1400 con profilo da 50 mm, rispetto alle DT Swiss Mon Chassérals del modello superiore).
In più, ora sai che puoi portarla anche in fuoristrada: cosa volere ancora? Finché Canyon continuerà a “sottostimare” la Ultimate come “bici da corsa” anziché come “bici da gara”, non corre il rischio di perdere quote di mercato.
Le caratteristiche
Marca: Canyon
Modello: Ultimate CF SLX 8 Di2
Peso: 7,14 kg
Gruppo: Shimano Ultegra Di2 Ruote DT Swiss ARC 1400 Dicut, con profilo da 50 mm
Dotazione: Cockpit integrato Canyon CP 0018; reggisella Canyon SP0055; sella Selle Italia SLR Boost Superflow; misuratore di potenza 4iiii Precision; copertoni Schwalbe Pro One da 28 mm
Prezzo indicativo: € 6.499
In evidenza
- Sebbene la luce forcella sia predisposta per pneumatici fino a 32 mm, in alcuni casi si può arrivare a montare quelli fino a 35 mm.
- La forma delle tubazioni è stata ottimizzata a vantaggio dell’aerodinamica, con un guadagno di 5 watt rispetto al modello precedente.
- Il manubrio, integrato con l’attacco, ha le due pieghe amovibili, per permettere la personalizzazione della larghezza e facilitare l’imballaggio della bici.
Le alternative


TOP DI GAMMA - Il modello di punta della piattaforma Ultimate è la CFR Di2 (€ 10.499), assemblata Shimano Dura-Ace Di2 e ruote DT Swiss Mon Chasséral. Peso dichiarato: 6,32 kg (misura M).